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L’approccio innovativo è stato al centro della seconda giornata di Expo Dolomiti, la fiera dello sport e del turismo montano che quest’anno apre il cammino verso i prossimi eventi sportivi 2020 – 2021 (finali di coppa del mondo e mondiali di sci) e verso il grande appuntamento delle olimpiadi invernali del 2026.

L’investimento è sul nuovo approccio all’offerta turistica. Si è parlato della necessità di acquisire e saper interpretare i cosiddetti “big data”, cioè le informazioni che consentono di profilare i flussi turistici, adeguare le strutture e offrire così la miglior ospitalità possibile.

Tutto passa attraverso il mezzo digitale, come ha esposto la digital strategis Valentina Cambareri, ponendo l’accento in particolare sulla cosiddetta web reputation, cioè sull’immagine che l’offerta turistica da di se nella rete.

Le Dolomiti, pur con il loro ambiente straordinario, non possono più bastare a loro stesse. E’ partito da Expo Dolomiti di quest’anno un grande progetto di riqualificazione dell’offerta turistica.

“Innanzitutto è fondamentale ampliare la conoscenza delle lingue straniere: i flussi turistici che si prospettano proverranno da ogni parte del mondo e andranno coltivati anche al di là dell’appuntamento olimpico, è quindi indispensabile andare ben oltre l’ormai diffusa conoscenza della lingua inglese. – così è intervenuto Lucio Cavalieri, Direttore di ASCOM Formazione Belluno – Il percorso che stiamo strutturando fin da ora comprende poi questioni determinanti per la fidelizzazione dell’ospite come la risposta ad ormai diffuse esigenze alimentari. Soddisfarle non deve essere più caratteristica di pochi.”

Un approccio innovativo che guarda soprattutto all’impiego nell’imprenditoria locale delle giovani generazioni, che negli anni più recenti non hanno sempre trovato ambiente fertile e troppo spesso hanno portato altrove le loro straordinarie competenze.

Proprio da Expo Dolomiti parte anche un progetto in questo senso, rivolto ai giovani.

“Già in questi ultimi anni – afferma Giuliano Vantaggi di DMO Dolomiti – assistiamo allo sviluppo di imprese a conduzione giovanile legate all’agricoltura e alla ricettività extra alberghiera. La chiave di tutto è l’uso agile della rete e dei mezzi informatici: in questo modo la realtà locale si affaccia al mondo”.

La sfida non è solo nella tutela del territorio, quindi, ma in un rilancio forte che dovrà portare da subito a un aumento delle opportunità lavorative.

“Mai come in questo caso – sottolinea Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno – un polo fieristico con le sue iniziative si è fatto motore del rilancio economico di un’intera area. Longarone Fiere va ben oltre l’essere una vetrina dell’imprenditoria montana, diventando un polo di studio dei dati e di progettazione delle nuove attività”.

Chiude il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati ricordando che “il connubio tra tradizione e innovazione troverà nella giornata di domani un’espressione originale, con il contest gastronomico Gelato a Due, dove l’affiancamento della preparazione del gelato – da 60 anni protagonista della MIG, Mostra Internazionale del Gelato Artigianale di Longarone Fiere – troveremo delle specialità culinarie anche caratteristiche del territorio montano”.

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