Nella seconda giornata di esposizione, è andato in scena il concorso di Amira
A Longarone Fiere Dolomiti presente anche il console commerciale d’Austria per sinergie transfrontaliere
Non c’è turismo senza servizi. E i servizi – qualità, formazione, aggiornamento – si costruiscono a Longarone Fiere Dolomiti, dove oggi è andata in scena la seconda giornata di Dolomiti Horeca 2023, terza edizione della fiera della galassia hotellerie-restaurant-cafè.
Tra gli appuntamenti clou, il concorso “Miglior maître”, organizzato da Amira (associazione maître italiani ristoranti e alberghi), che ha selezionato i direttori di sala più bravi dello Stivale. Un modo anche per superare i soliti problemi della mancanza di personale nel settore alberghiero, puntando sulla qualità dell’offerta e dei servizi.
Maître di tutta Italia (provenienti anche dall’estero) si sono sfidati per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento, in prove sia pratiche sia teoriche: dalla preparazione di una un’inedita ricetta a base di carni rosse al flambé, con relativo abbinamento del vino, a una prova scritta di enogastronomia nazionale e internazionale, ma anche un colloquio in lingua straniera, un esame olfattivo e gustativo di un vino alla cieca, e altri test. “A giudicare il miglior maître – spiega il presidente di Amira, Valerio Beltrami – sarà una giuria d’eccezione che vede quale presidente il maître esperto Cesare Loverde, con al suo fianco Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, lo chef stellato Enzo De Prà, il sommelier e docente di sala all’alberghiero Dolomieu, Paolo Cavasin, e il giornalista enogastronomico Francesco Mancini”.
SINERGIE TRANSFRONTALIERE
A Horeca 2023 si premia e si costruisce la qualità dell’accoglienza, ma si creano anche sinergie. A Longarone Fiere Dolomiti, infatti, è presente un pezzo di Austria, con una collettiva di imprese specializzate in servizi e prodotti dell’industria del turismo.
«È per noi il debutto a Dolomiti Horeca: vogliamo promuovere tra le Dolomiti Bellunesi i prodotti e i servizi made in Austria, e mostrare le esperienze austriache che sono compatibili con il territorio montano della provincia di Belluno» spiega Christoph Plank, console commerciale d’Austria. «Crediamo nello sviluppo di una sinergia transfrontaliera, anche in vista delle Olimpiadi invernali 2026, che rappresentano un’occasione unica per i territori per creare una rete di collaborazioni. I due territori confinanti, Belluno e il Tirolo Austriaco, sono vicini e possono essere avvicinati ancora di più dal punto di vista dell’offerta turistica».
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