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FOTO - Barbara Grava Vanin e Giuseppe Cherubini

In occasione di Caccia Pesca e Natura 2022, sabato 23 aprile la Regione del Veneto, in collaborazione con Longarone Fiere Dolomiti, ha organizzato un convegno per presentare le novità della pesca in Veneto. Diversi gli interventi che hanno approfondito il tema.

A partire dalle “Recenti modifiche al quadro normativo per l’immissione in natura di specie ittiche” che visto quale relatore il dott. Giuseppe Cherubini, Direttore della U.O Pianificazione e gestione risorse ittiche e FEAMP della Regione del Veneto. Il dottor Cherubini ci ha tenuto a sottolineare nel suo intervento l’importanza di questa occasione che permesso di parlare della gestione della fauna ittica e in particolare della gestione dei salmonidi. “Stiamo vivendo un momento particolare, in cui le competenze sono passate dalle province alla Regione e c’è tutta una serie di norme nuove. Specifiche per quanto riguarda l’immissione della fauna ittica. L’obiettivo della Regione è quello di cercare di mantenere il sistema gestionale già attuato dalle province, e dalla Provincia di Belluno in particolare, negli ultimi vent’anni. E quindi continuare anche con attività di immissione di fauna ittica, di specie di salmonidi importanti, come la trota fario, la trota iridea, e il coregone per quanto riguarda le aree lacustri. La Regione Veneto sta lavorando in questa direzione per mantenere questo sistema gestionale anche in futuro. Speriamo di continuare a dialogare e collaborare con i Ministeri a livello nazionale per riuscire a ottenere questo obiettivo”. Un obiettivo che si inquadra nella pianificazione più generale della carta ittica regionale che è in corso di approvazione”.

 Si è proseguito con la “Carta ittica regionale” presentando il documento adottato dalla Giunta regionale del Veneto. A parlarne la dott.ssa Barbara Grava Vanin, Posizione Organizzativa Coordinamennto attività di pesca ricreativa e tutela fauna ittica e attuazione Carta ittica regionale della Regione Veneto.

Il mio intervento ha riguardato la carta ittica regionale che è la prima che è stata adottata e di prossima approvazione.  È il primo strumento pianificatorio a livello regionale dopo le diverse carte ittiche provinciali che ci sono state nel passato. La carta ittica è uno strumento pianificatorio molto importante, che tende ad uniformare la gestione della fauna ittica e anche delle pratiche di pesca, pesca sportiva e pesca professionale, per tutto il territorio Veneto”.

A chiudere l’intervento sul “Progetto di ricostituzione dello stato dei popolamenti ittici nelle acque di zona A salmonicola a seguito della tempesta Vaia”. Relatore il dott. Paolo Turin, biologo e consulente di Veneto Acque S.p.A., che ha presentato il progetto che la società sta sviluppando su incarico della Regione del Veneto. La tempesta Vaia infatti “non solo ha distrutto il patrimonio boschivo, ma ha intaccato pesantemente anche i corsi d’acqua e la fauna ittica che in essi vive. Con questo progetto faremo prima un’attività di valutazione di quelli che sono stati danni al patrimonio ittico. Dopodiché, a partire da questo, verranno messi in atto tutta una serie di attività e strategie che dovranno ripopolare i corsi d’acqua e sostenere quelli che saranno gli incubatoi di valle del territorio. Questi dovranno garantire la prosecuzione di questa attività importante di popolamento che viene iniziata proprio grazie a questo progetto”.

 

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