Con il convegno di oggi, giovedì 24 febbraio, è iniziata la serie di incontri di approfondimento in occasione di RI-COSTRUIRE Virtual Online, sotto l’egida della Commissione Europea essendo riconosciuti all’interno delle EU Industry Weeks.
A dare il benvenuto il Presidente Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati, sottolineando che la “la fiera dedicata al mondo dell’edilizia e della sostenibilità non è stata annullata ma solo posticipata ad aprile a causa della situazione pandemica”. Bellati continua evidenziando come “l’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea ha lo scopo di aiutare il sistema delle imprese, insieme alle istituzioni, per reagire alla situazione di difficoltà che stiamo vivendo”.
Anche il Ministro per i rapporti con il Parlamento, l’On. Federico D’Incà è intervenuto con una missiva nella quale porta all’attenzione come il “Pnrr rappresenta un’opportunità unica per il rilancio del nostro Paese: è un’occasione per ritrovare fiducia in seguito alla difficile situazione provocata dalla pandemia grazie alle azioni contenute nel piano e articolate nelle missioni trasversali che hanno l’obiettivo di proiettare l’Italia verso il futuro. Allo stesso tempo ci troviamo di fronte a una sfida in grado di ridurre le diversità, aumentando la coesione territoriale, dotando le nostre comunità di nuovi e moderni servizi e rendendo l’intero Paese competitivo e vincente per le prossime generazioni”.
Da parte sua il Presidente UNCEM, Marco Bussone, pone l’accento sul “ruolo fondamentale di amministrazioni locali e comuni, che non possono rimanere spettatori, ma devono allinearsi all’approccio della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Parole chiave sono Next Generation EU e il New European Bauhaus”. La riflessione proposta da Bussone si concentra su quelli che sono gli spazi del vivere comune e sul concetto della “green community”, già all’interno del percorso dei comuni montani, che va però ampliato e migliorato. Riprendendo le parole della Von der Leyen “è necessario ripensare modelli di organizzazione urbanistica e porre il costruito come luogo di benessere, in cui l’uomo e la comunità sono al centro”.
A rappresentarci l’indirizzo e il pensiero europeo ci ha pensato invece Giancarlo Caratti, Active Senior del Joint Research Centre della Commissione Europea, focalizzandosi sul Green Deal e i settori su cui poggia: trasporti, energia, agricoltura, edifici, industrie, in cui sono necessari investimenti nei campi della digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione e coesione, salute. “L’industria delle costruzioni – sottolinea Caratti – è un settore chiave che rappresenta il 10% del PIL con oltre 20 milioni di posti di lavoro e 3 milioni di aziende, di cui 90% piccole e medie imprese, che consuma il 40% dell’energia e il 50% delle materie prime. I principali obiettivi che la Commissione si pone nel campo dell’edilizia possono essere riassunti come segue: una regolamentazione dei prodotti da costruzione che assicuri qualità dei prodotti e buon funzionamento del mercato interno, dei codici di costruzione per la progettazione di edifici (eurocodici) e la direttiva sugli appalti pubblici”. Oltre al ruolo fondamentale dell’economia circolare, per i territori montani una delle comunicazioni più importanti è quella del 2020 che riguarda l’onda del rinnovo degli edifici (EU renovation wave strategy), che punta a migliorare molti dei 220 milioni di edifici costruiti prima del 2001 che non sono efficienti dal punto di vista energetico. Anche Caratti parla infine di sinergia e coesione, sia di intenti che operativa citando la strategia per l’area alpina (EUSALP), presieduta nel 2022 dall’Italia, all’interno della quale è possibile trovare terreno di confronto sulle nuove politiche da sviluppare.
A seguire spazio alle istanze delle Associazioni di categoria del territorio. Con il Direttore di Appia CNA Belluno, Cristian Sacchet, che passa in rassegna le esigenze del territorio bellunese: preservare le imprese e la società, imboccare la giusta traiettoria di sviluppo, prevenire lo spopolamento e la mancanza di attrattività imprenditoriale. Per Sacchet il tema dell’efficienza energetica ha ricevuto grande impulso anche se con alcune lacune che non hanno facilitato le PMI. Inoltre la sostenibilità sociale deve trovare implementazione in politiche territoriali di welfare e una riqualificazione delle aziende del settore, così come la definizione di una norma di accesso alla professione edile e alla garanzia di standard di sicurezza molto elevati. Le potenzialità degli strumenti digitali vengono sottolineate anche da Fabio Zatta, Presidente Mestiere Edilizia (ANAEPA) di Confartigianato Imprese Belluno, per snellire la burocrazia e le difficoltà che gli artigiani, seppur agili ad adattarsi ai cambiamenti, faticano ad affrontare. Dopo il disastro Vaia, ricorda Paolo De Cian, Presidente Sezione Costruttori Edili di ANCE Belluno, è stato possibile assistere ad una piccola rivoluzione e una serie di interventi che hanno permesso di recuperare dieci anni di mancati investimenti. Grossi investimenti che si rendono necessari, ma che devono essere sviluppati con una legislazione chiara e puntuale e con un’opera intensa di trasformazione sia a livello imprenditoriale, sia a livello tecnico e tecnologico.
Anche la politica bellunese abbraccia il tema fondamentale del Green Deal e per il Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, la sostenibilità, la sicurezza e l’attenzione all’ambiente devono essere il filo conduttore delle azioni politiche sul territorio. Dello stesso avviso l’On. Roger de Menech. In previsione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, è necessario effettuare investimenti legati alla sostenibilità, realizzando infrastrutture nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. De Menech in particolare evidenzia che le due grandi strategie, la transizione verde e la transizione digitale, non possono essere messe in atto dall’oggi al domani, ma richiedono una pianificazione che anticipa i tempi e indica precisi tempi di realizzazione. La vera sfida è creare un paese che ha una visione d’insieme e che crea delle norme che, da un lato tutelano il paese, ma che dall’altro lato siano accessibili e concrete. Per fare ciò, è necessario creare alleanze tra istituzioni, aziende, associazioni di categorie e altri portatori di interesse, costituendo un grande patto a livello nazionale.
Innocenzo Megali, Presidente del CUP Belluno, rafforza il concetto che un’azione di coordinamento è necessaria, al fine di spendere le risorse disponibili in maniera positiva per le aziende e il territorio. Inoltre, un altro aspetto fondamentale, oggetto di uno dei convegni di Ri-Costruire Virtual organizzati dagli Ordini e Collegi professionali, è quello del lavoro sicuro nell’edilizia.
Per la Regione del Veneto è intervenuto l’ing. Alvise Luchetta della Direzione Lavori Pubblici ed edilizia che ha esposto i Programmi principali di finanziamento nell’ambito dell’edilizia residenziale, ovvero: il programma innovativo per la qualità dell’abitare (P.I.N.Q.U.A.), approvato con decreto del 20.01.2022 per complessivi 2 miliardi di euro; il PNRR che stanzia per la Regione Veneto 99 milioni di euro e ha già finanziato diversi interventi in provincia di Belluno, POR FESR 21-27 a favore dell’occupazione e della crescita con 12 milioni di euro per la Regione Veneto e il Fondo per lo sviluppo e la coesione con un finanziamento da 3 milioni euro.
I finanziamenti hanno giocato un ruolo importantissimo anche nell’edilizia sociale, come hanno ben evidenziato la Presidente Ilenia Rento e l’ing. Damian di ATER Belluno presentando le strategie messe in campo per riqualificare il patrimonio gestito, con particolare focus sui 320 fabbricati da riqualificare in provincia di Belluno. Strategie che si basano su superbonus, fondo complementare al PNRR, piani regionali e POR-FESR. Parliamo di 230 alloggi ATER che hanno già aderito alle proposte presentate per i finanziamenti super bonus.
Da non sottovalutare le politiche e le strategie di rigenerazione urbana. L’arch. Franco Frison, Assessore del Comune di Belluno, ammonisce infatti che in tal senso, nella fase di grandissima trasformazione che stiamo vivendo, è necessario sfruttare le risorse che abbiamo a disposizione, guardando anche all’estero e prendendo spunto dalle esperienze altrui adattandole alla nostra realtà. In modo particolare, sottolinea Frison “non possiamo utilizzare modelli vecchi, ma dobbiamo puntare sulla sperimentazione e su nuovi modelli”.
L’ultimo argomento affrontato nel convegno non poteva che parlare che delle strategie industriali nella filiera del legno, messe ancor più in risalto dopo il disastro dell’uragano Vaia. Su questo Giustino Mezzalira, Direttore della Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali di Veneto Agricoltura, pone al centro del suo intervento la necessità di operare una ricostruzione del livello intermedio nell’ambito forestale, ovvero delle segherie, sia di tipo industriale che artigianale. Inoltre, nel territorio montano, è fondamentale valorizzare al meglio anche il legno che non ha una destinazione industriale, ovvero la biomassa, da destinare ad uso energetico creando delle reti di teleriscaldamento. Già un successo in Trentino-Alto Adige e in Austria, per esempio, e una sempre più rilevante alternativa al gas, soprattutto se pensato in filiera corta.
Chiude il convegno per la RIR Foresta Oro Veneto, il project manager del Consorzio Legno Veneto Enrico Cancino con i risultati del progetto Core-Wood. Un’esperienza e una raccolta di dati e informazioni incredibile per il riposizionamento competitivo della filiera del legno nelle tre linee: nuovi modelli di business per la valorizzazione della filiera di prossimità, l’innovazione in prodotti e processi di trasformazione del legno, Wood Living, ossia comfort, vivibilità e polifunzionalità delle strutture in legno.
Grande attesa per gli eventi di domani su https://virtual.fieracostruire.com
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