Un grande stand regionale dedicato alla vivaistica forestale, tema al centro anche di un importante convegno nazionale in programma domani alle ore 9:00. Sabato, sempre alle ore 9:00, altro importante incontro sul progetto europeo LIFE VAIA che punta a valorizzare la riforestazione dei boschi danneggiati attraverso l’agroforestazione innovativa.
Veneto Agricoltura, l’Agenzia della Regione del Veneto per i settori agricolo, forestale e agroalimentare, sarà presente alla Fiera e Festival delle Foreste e Boster Nord Est, in programma da domani (taglio del nastro alle ore 10:00) a domenica in Fiera a Longarone (Bl). I tecnici dell’Agenzia regionale – che tra le numerose attività svolte in ambito forestale gestisce le 9 foreste demaniali venete e i vivai di Montecchio Precalcino (Vi) e Pian dei Spini in Cansiglio (Bl), dove vengono riprodotte le piantine autoctone utilizzate negli interventi di ripristino ambientale e forestale – saranno a disposizione dei visitatori nel grande stand regionale allestito all’interno dei padiglioni fieristici e in occasione dei numerosi convegni in calendario.
Tra gli eventi proposti da Veneto Agricoltura, in collaborazione con altri enti quali l’Associazione Nazionale Attività Regionali Forestali (attualmente presieduta da Giustino Mezzalira, direttore della Direzione Ricerca e Innovazione della stessa Agenzia regionale), Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale e Alberitalia, merita di essere segnalato il convegno nazionale di apertura della manifestazione, in programma domani, venerdì 9 settembre alle ore 9:00, sul rilancio delle attività vivaistiche forestali in Italia. Un tema di grande attualità, visto anche il dibattito in corso in Italia e in Europa sulla necessità di rafforzare l’attività di rimboschimento e di impianto di alberi sia in ambito forestale che in contesti rurali ed urbani. Si tratta di una questione che potrebbe sembrare da addetti ai lavori, ma che in realtà interessa l’intera collettività, dato che rappresenta una delle colonne portanti sia della Strategia della COP 26 di Glasgow che delle Strategie europee sul clima e sulla conservazione della biodiversità. In sostanza, sono questi degli ambiziosi programmi a medio termine che prevedono la messa a dimora di miliardi di nuovi alberi in Europa nei prossimi 10 anni. In Italia, il PNRR prevede la realizzazione di grandi opere di forestazione urbana e periurbana che si integrano con l’appello lanciato dalla Comunità “Laudato Sì” che prevede la messa a dimora di 60 milioni di nuovi alberi. Su questo quadro si innestano gli effetti del cambiamento climatico che impongono un ripensamento riguardo le politiche di messa a dimora di alberi nei contesti forestali. Purtroppo, a fronte di questa straordinaria attenzione per l’impianto di alberi, in Italia manca un sistema vivaistico capace di produrre in tempi rapidi i milioni di alberi e arbusti necessari nel prossimo decennio. Ma attenzione: non si tratta solo di trovare una grande quantità di piante da mettere a dimora nell’intero territorio nazionale, bensì di trovare quelle “giuste”, ovvero piante di specie, provenienza genetica, qualità dei materiali di propagazione, ecc. idonee ai diversi ambienti che dovranno accoglierle. Nell’ambito di questo programma, Fondazione Alberitalia, SISEF e ANARF hanno recentemente elaborato un documento di analisi sulla situazione del comparto vivaistico forestale in Italia e pubblicato un Manifesto per il rilancio delle attività vivaistiche forestali che sarà presentato domani a Longarone.
In questo contesto, il Veneto rappresenta una sorta di “isola felice”, visto l’imponente lavoro svolto dal Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Montecchio Precalcino (Vi) e dal Vivaio di Pian dei Spini in Cansiglio, entrambi di Veneto Agricoltura, che svolgono una straordinaria attività vivaistica altamente specializzata incentrata sulla moltiplicazione di specie vegetali autoctone denominata “PiantaNativa – Biodiversità”, un marchio di proprietà della stessa Agenzia regionale. In pratica, nei vivai di Veneto Agricoltura si producono ogni anno centinaia di migliaia di piantine destinate agli interventi di ripristino ambientale e forestale, ma anche ad interessanti iniziative quali “Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana” e il Premio “Jean Giono – l’uomo che piantava gli alberi” che hanno visto in questi ultimi anni la distribuzione di decine di migliaia di piantine arboree e arbustive autoctone.
Di grande interesse anche un altro convegno promosso da Veneto Agricoltura. Sabato 10 settembre alle ore 9:00 sarà fatto il punto sul progetto europeo LIFE VAIA (acronimo di “Valuing Afforestation of damaged woods with Innovative Agroforestry” – Valorizzare la riforestazione di boschi danneggiati attraverso l’agroforestazione innovativa) il cui obiettivo è quello di contribuire alla ricostruzione nelle aree colpite da disastri naturali (la tempesta Vaia ne è un chiaro esempio) il manto forestale con specie e varietà vegetali più adatte al clima di oggi e a quello probabilmente più caldo del prossimo futuro. Inoltre, il progetto prevede di individuare una serie di opportunità per gli operatori di queste aree derivanti dall’introduzione di coltivazioni biologiche temporanee, in particolare di mirtillo e altri piccoli frutti selvatici, e di attività legate all’apicoltura.
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