Di acqua e siccità ha parlato anche Federico Caner. L’assessore regionale all’agricoltura e al turismo ha portato i saluti al convegno di Apidolomiti sull’apicoltura, incentrato sul cambiamento climatico. E ha focalizzato l’attenzione su un problema atipico per le terre alte, ma di stringente attualità: quello della carenza idrica.
«La gente di montagna è attenta e sa bene qual è il valore dell’acqua, ma lo dico lo stesso: fate attenzione a non sprecare la risorsa idrica» ha detto l’assessore regionale. «Oggi in Italia si registra una perdita di circa il 50% dalle tubature. Servono investimenti e infrastrutture. Bisogna effettuare la pulizia dei laghi e degli invasi, realizzare bacini artificiali. La montagna deve essere messa nelle condizioni di trattenere l’acqua quando c’è, per poterla gestire nei momenti di siccità. Per questo abbiamo chiesto al Governo interventi importanti, anche modificando il Pnrr per agire sul fronte della tutela e della corretta gestione dell’acqua».
L’assessore Caner ha fatto un giro tra gli stand, e una visita alla fattoria di Arav (associazione regionale allevatori veneti) allestita come di consueto a Longarone Fiere Dolomiti. «È fondamentale preservare l’agricoltura e la zootecnia di montagna, altrimenti si perde un patrimonio inestimabile. Il lavoro di agricoltori e allevatori è di grande importanza anche per contrastare il dissesto idrogeologico e ha un valore altissimo anche per il turismo. Proprio per questo li stiamo aiutando soprattutto in alta montagna. Non per niente gran parte dei contributi che la Regione mette a disposizione con il Psr va all’agricoltura di montagna» ha spiegato Caner. «Turismo e agricoltura vanno di pari passo, sono due facce della stessa medaglia. Pensiamo ad esempio ai prodotti tipici locali, apprezzatissimi dai turisti e da chi vuole vivere un’esperienza di gusto. Stiamo valorizzando questi prodotti per far sì che la cucina e le produzioni locali vengano preservate».