La Fondazione Dolomiti Bellunesi alla Fiera Caccia, Pesca e Natura di Longarone: nasce la mappa tascabile e la sezione web dedicata alla pesca

Pescaturismo nelle Dolomiti Bellunesi progetto con DMO provincia e bacini di pesca

La partecipazione della Fondazione Dolomiti Bellunesi alla Fiera Caccia, Pesca e Natura di Longarone rappresenta un momento significativo per tracciare un bilancio annuale delle attività svolte e dei progetti realizzati in collaborazione con la Provincia di Belluno, i consorzi turistici e i bacini del territorio nel settore specifico della pesca turismo.

Nel corso dell’edizione precedente, per la prima volta, la DMO Dolomiti Bellunesi ha presentato in Fiera un’analisi dettagliata sui trend e sull’evoluzione del turismo connesso alla pesca sportiva, sia agonistica sia amatoriale.

Si tratta di un settore in costante espansione, che costituisce una motivazione concreta di viaggio. A livello europeo, il comparto della pesca sportiva genera un volume d’affari pari a circa 2 miliardi di euro l’anno, con una base stimata di oltre 25 milioni di appassionati. Negli Stati Uniti, uno dei mercati più sviluppati per il turismo legato alla pesca, l’American Sportfishing Association rappresenta gli interessi di circa 46 milioni di pescatori sportivi.

Anche il territorio bellunese sta registrando una crescita costante in questo ambito: secondo i dati più recenti forniti dalla Provincia, nel 2024 il numero di permessi annuali rilasciati si avvicina ormai alle 10.000 unità. I visitatori che scelgono le Dolomiti Bellunesi per praticare la pesca vi soggiornano in media per due giorni, con una permanenza più prolungata – fino a una settimana – in occasione di esperienze nei laghi. Particolarmente significativa è la presenza di turisti stranieri, attratti soprattutto dalla pesca a mosca in contesti naturali di grande pregio, che spesso richiedono la presenza di guide esperte. A tal fine, esiste a livello europeo un percorso formativo per il conseguimento della qualifica di guida di pesca, che prevede competenze trasversali: dalla conoscenza approfondita del territorio e delle tecniche di pesca, fino alla padronanza della normativa vigente, delle specie ittiche, delle misure di tutela ambientale, oltre a nozioni di sicurezza fluviale, primo soccorso e padronanza della lingua inglese per l’interazione con gli ospiti internazionali. «Il grande lavoro svolto dai Bacini di Pesca sul territorio dimostra l’attaccamento profondo verso l’ambiente e l’importanza della presenza di chi lo ama e se ne prende cura». Questo il commento della Vicepresidente

della Provincia con delega a Caccia e Pesca Silvia Calligaro che prosegue dicendo: «È grazie all’impegno di queste persone se possiamo far conoscere la nostra terra a chi viene da fuori, offrendo un’esperienza completa e autentica. Questo progetto testimonia come la sinergia tra settori diversi e la collaborazione tra pubblico e privato rappresentino la chiave vincente per garantire servizi di qualità. Un modello virtuoso che può diventare un vero e proprio volano per il turismo e una meritata valorizzazione del mondo dei pescatori bellunesi».

Esprime soddisfazione per il lavoro svolto in sinergia fra Enti e settori anche la Consigliere con delega al Turismo Vanessa De Francesch: «La pesca tra le Dolomiti muove una fetta importante di turismo e grazie al lavoro e alla sinergia con la Dmo questo prodotto verrà promosso attraverso gli strumenti digitali e cartacei. Il pescaturismo diventa una parte importante dell’offerta turistica del nostro territorio, anche perché ci dà modo di differenziare e soprattutto destagionalizzare. Sono sempre di più i permessi rilasciati dai bacini di pesca per persone che arrivano da fuori provincia e molti anche da fuori Italia: dal Nord America, dalla Nuova Zelanda e dall’Australia, e soprattutto dall’est Europa (Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia). Un’iniziativa importante perché volta a promuovere la bellezza del nostro territorio e delle sue risorse naturali in tutto il mondo, nel rispetto però dell’ambiente e del suo equilibrio».

«Per la Fondazione Dolomiti Bellunesi il settore Pesca turismo è strategico – commenta la direttrice della DMO Valentina Colleselli – per poterlo conoscere, promuovere e veicolare è necessario instaurare un dialogo costante con il territorio, Bacini e Provincia in primis. Abbiamo fatto diversi incontri e riunioni per poter arrivare alla creazione della mappa tascabile e bilingue (italiano e inglese) e della pagina web dedicata. La mappa è lo strumento, agile e pratico, che sarà distribuito in tutti gli uffici di informazione turistica locali, nonché in occasione di fiere di settore, workshop ed eventi dedicati ai quali la DMO o i Bacini parteciperanno. Mentre nella sezione dedicata sul sito ufficiale www.visitdolomitibellunesi.com, è possibile reperire tutte le informazioni utili per praticare la pesca nel Bellunese. La brochure e il sito dialogano tra loro tramite QR code attivi, che rimandano a contenuti costantemente aggiornati. Entrambi gli strumenti promuovono la pesca, ma anche le esperienze di visita, i luoghi di interesse e le attività che si possono fare durante la vacanza sulle Dolomiti Bellunesi. Chi arriva per pescare può scegliere altre attività e conoscere meglio la nostra destinazione».

https://www.visitdolomitibellunesi.com/it/cosa-fare/pesca

Pescaturismo nelle Dolomiti Bellunesi progetto con DMO provincia e bacini di pesca
Presentazione mappa pesca-turismo nelle Dolomiti Bellnusi a cura della Fondazione DMO, Provincia di Belluno e Bacini di Pesca

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